Operatività e più volanti nei programmi del questore abruzzese INTERVISTA

TERAMO – Arriva anche dalla sua determinazione, e non solo dalla carta d’identità, la conferma che a Teramo è arrivato un questore operativo: Enrico De Simone, pescarese 56enne, porta in questura a viale Bovio intanto una buona notizia: la sua prima ordinanza, appena insediato, rende disponibili tre agenti in più per la squadra volante, il che permetterà di rinforzare la presenza delle ‘pantere’ biancazzurre fino ad almeno due per ogni quadrante di turno. «Una delle due – ha detto subito De Simone – cercheremo di portarla sulla litoranea, zona sulla quale si concentreranno i nostri sforzi per dare ai residenti e ai tantissimi turisti una sensazione maggiore di sicurezza». Conosce bene il territorio De Simone, che ha sostituito un altro pescarese, Giovanni Febo, alla guida della questura cittadina. Torna da una esperienza-lampo nella prima nomina di questore ad Enna, alle prese con le cosche e la repressione delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, e torna nell’Abruzzo che conosce per aver svolto diversi ruoli all’interno della questura pescarese, al culmine della carriera come capo della squadra mobile del capoluogo adriatico. Il passaggio a Roma, prima come responsabile della omicidi della squadra investigativa, poi come reponsabile dell’ufficio organizzazioni islamiche dell’Ucigos, lo arricchisce di una esperienza che tradurrà nel Teramano, a suo dire, per approfondire il problema delle infiltrazioni criminali straniere nel territorio teramano e della presenza dei tanti stranieri, migranti per primi, sulla costa. «Ma il nocciolo è che la polizia è a disposizione delle comunità e dunque delle amministrazioni locali – ha detto De Simone – per sostenerli nella sicurezza. Per questo nelle prossime settimane incontrerò i sindaci per offire la massima collaborazione della polizia teramana».